domenica 16 dicembre 2007

Cina, cresce la domanda di prodotti biologici

Dopo l'inaugurazione del supermercato biologico Lohao City, nel settembre 2006, a Pechino si sono sviluppate altre possibilità di comprare prodotti biologici.

Cibi biologici si possono acquistare, ad esempio, nei supermercati Pricemart, Carrefour e Jenny Lou's.

Lohao City, intanto, ha aperto altri due biosupermercati, uno a Pechino e uno a Shangai, mentre un quarto aprirà prossimamente, sempre a Pechino.

Dell'argomento si occupa il China Daily, affermando che secondo gli esperti quella dei prodotti biologici potrebbe diventare una tendenza affermata in Cina nel giro di tre-cinque anni.

L'ostacolo principale alla diffusione del biologico tra i cinesi resta comunque la differenza di prezzo rispetto ai prodotti dell'agricoltura convenzionale.

A Napoli un Master per l'agricoltura biologica

La Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” indice il concorso per l’ammissione al Corso di Master Universitario di I livello in Agricoltura Biologica per l'anno accademico 2007-2008.

La domanda di ammissione dovrà pervenire alla Segreteria studenti della Facoltà di Agraria, via Università n. 100 - 80055 - Portici (NA), entro le ore 12 del 7 gennaio 2008.

Tra le materie di studio, zootecnia biologica, economia delle produzioni biologiche, agricoltura biodinamica ecc.

Il master prevede 500 ore di didattica frontale, seminari stage ecc. per un totale di 60 crediti formativi; si concluderà entro dicembre 2008.

Per informazioni e per scaricare il bando

A Natale brinda con spumanti biologici e biodinamici

Se a Natale e in tutte le festività di fine anno volete brindare con vini naturali, prodotti da uve biologiche e biodinamiche, non avete che l'imbarazzo della scelta.

Asti Spumante, Brachetto, Prosecco, Franciacorta e, perché no, anche champagne.

Tra le tante possibilità, vi offriamo alcuni suggerimenti.

Li trovate qui, nel Blog del Vino Biologico.

Buone feste e cin cin!


[immagine Allposters.it]

Un nuovo logo per l'agricoltura biologica europea

Come sarà il nuovo logo del biologico europeo, che dovrebbe sostituire quello attualmente utilizzato (il cui uso, per ora, è facoltativo)?
Bruxelles lo sta decidendo, in vista dell'entrata in vigore del nuovo regolamento sull'agricoltura biologica dal 1 gennaio 2009.

A fine novembre, infatti, si è riunito a Bruxelles il Comitato Permanente “Legislazione Agricoltura Biologica (art. 14 reg. CEE n. 2092/91)”. Il ministero delle politiche agricole ha reso note le decisioni più importanti a cui si è giunti nel corso del Comitato.

In particolare, la Commissione UE ha presentato un documento di lavoro sul nuovo logo comunitario, scelto dai servizi della Commissione stessa tra i cinque possibili modelli presentati dalla ditta a cui era stato appaltato il lavoro di definizione del nuovo logo del biologico.
Il nuovo logo, costituito essenzialmente da un bollino di colore verde su cui campeggia la scritta “bio” in bianco, ha riscosso il parere favorevole della maggior parte delle delegazioni.

Altri temi trattati: la separazione delle linee per la produzione dei mangimi; gli ingredienti e gli ausiliari di fabbricazione negli alimenti biologici; l'uso delle spinosine e l'estensione dell'uso dell'etilene per lo sverdimento degli agrumi.

La Fao frena sul biologico

Alcuni mesi fa la Fao aveva affermato nel rapporto “Agricoltura organica e sicurezza alimentare” che l'agricoltura biologica è perfettamente in grado di produrre cibo a sufficienza per i fabbisogni della popolazione mondiale.

A distanza di qualche mese il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, ha fatto marcia indietro, sostenendo che per sfamare il pianeta non si può fare a meno dell’utilizzo degli input chimici ed in particolare dei fertilizzanti di sintesi. In teoria la dichiarazione di Diouf farebbe seguito ad alcuni articoli giornalistici in cui si è sostenuto che la stessa Fao propone l’agricoltura biologica come soluzione per sconfiggere la fame. In realtà, come abbiamo visto, la posizione ha origine da un rapporto dello stesso organismo internazionale.

Sulla vicenda ha preso posizione anche FederBio, l’organizzazione unitaria dell’agricoltura biologica e biodinamica. “Le recenti dichiarazioni del direttore generale della Fao sulla necessità dell’impiego della chimica di sintesi e sulle difficoltà di applicazione dell’agricoltura biologica nei Paesi in via di sviluppo ci lasciano perplessi.” Il biologico, secondo FederBio, ha costi più bassi e può portare ad avere, specie nel lungo periodo, rese uguali o addirittura superiori all’agricoltura convenzionale, contribuendo in maniera fondamentale a ripristinare la sostanza organica nel terreno e, quindi, a difendere i suoli dalla siccità e dalla desertificazione.

Leggi il comunicato della Fao

Leggi la posizione di FederBio

lunedì 19 novembre 2007

Il Vino Biologico su Eat Parade

Domenica 28 ottobre, alle 18,45, il Vino Biologico è stato ospite di Eat Parade, la rubrica del TG2 Rai per chi vuole bere bene e mangiare sano.

Il servizio di Lucia Buffo è stato realizzato nell'azienda vitivinicola biologica Marco Carpineti di Cori (LT). A parlare di vini biologici il titolare dell'azienda, Marco Carpineti, e il giornalista Pier Francesco Lisi, responsabile del sito Il Vino Biologico (www.ilvinobiologico.it).

Guarda qui la puntata di Eat Parade con il servizio sul vino biologico.

In una prossima puntata (probabilmente domenica 2 dicembre) andrà in onda su Eat Parade un servizio sulla Filiera Corta Picena, l'esperienza di vendita diretta ai consumatori dei prodotti biologici delle aziende agricole della provincia di Ascoli Piceno.

Olanda e Danimarca, prodotti biologici a gonfie vele

Cresce il mercato del biologico nel Nord Europa.

In Olanda le vendite del primo semestre 2007 sono arrivate a 258 milioni di euro, con una crescita del 15% rispetto al 2006. Diminuisce invece la superficie agricola bio coltivata.

In Danimarca i dati del 2006 mostrano che il bio rappresenta il 5% di tutto il mercato alimentare. Le vendite sono arrivate a 454 milioni di euro (+18% rispetto al 2005).

Convegno in Toscana sulle piante ornamentali biologiche

Saranno presentati il 29 novembre prossimo a Pistoia i risultati del progetto di ricerca “Produzione biologica di piante ornamentali (Pro.Bi.Orn.)”, finanziato da Arsia Toscana e gestito dal Consorzio per l’Albero di Natale del Casentino. Il convegno si svolgerà presso il Cespevi di Pistoia.

Nei due anni di attività il progetto ha affrontato in maniera organica tutte le tematiche legate alla possibilità di coltivare secondo il metodo biologico anche piante e fiori ornamentali.

La richiesta di “fiori puliti” da parte dei mercati, infatti, è sempre in crescita mentre sono continui i cambiamenti legati ai nuovi indirizzi della politica comunitaria, come il divieto del bromuro di metile come disinfestante dei terreni, le revisioni dei fitofarmaci ammessi e le possibili restrizioni nell'uso della torba.

Informazioni e programma

Riparte il piano d'azione per il biologico

Il ministro delle politiche agricole, Paolo De Castro, ha annunciato la riattivazione del piano d'azione per l'agricoltura biologica, con l'emanazione del bando riguardante il sostegno all'interprofessione nel biologico e l'aggregazione telematica.
Per la realizzazione delle iniziative è disponibile uno stanziamento di 1,1 milioni di euro.
Con questo strumento il ministero vuole favorire l'incontro fra domanda e offerta di prodotti agricoli biologici non trasformati, migliorare l'integrazione fra i soggetti della filiera e contribuire ai costi sostenuti dagli operatori del settore per l'organizzazione delle forme di aggregazione commerciale.
I progetti possono essere presentati dalle associazioni a carattere interprofessionale, o loro aggregazioni; sono ammissibili ipotesi di partenariato da parte di amministrazioni pubbliche, soprattutto locali.

[fonte Aiol]

martedì 30 ottobre 2007

Bianco, rosso e ... rosato

Vi proponiamo la degustazione di tre vini da agricoltura biologica: un bianco, un rosso e un rosato.

Il vino bianco è il Gavi Docg 2006 Pisé dell'azienda La Raia di Novi Ligure (AL).

Il rosso è il Rosso Piceno Superiore Doc 2004 dell'azienda Aurora di Offida (AP), nelle Marche.

Il vino rosato è l'Alcione 2006, un IGT Maremma Toscana dell'azienda Il Duchesco di
Alberese (Grosseto).

Le tre degustazioni sono state realizzate dal gruppo di assaggio del Vino Biologico.

Latte, il successo dei distributori automatici

È on line sul sito della Coldiretti un primo elenco dei distributori automatici di latte esistenti in Italia.

Consulta qui l'elenco dei distributori automatici di latte crudo


Una soluzione semplice e sicura che fa contenti tutti: i consumatori, che risparmiano in media il 40% rispetto al prezzo pagato comunemente in commercio, e gli allevatori, che riescono a recuperare una parte consistente del valore aggiunto del loro latte.

Molti di questi distributori offrono anche latte biologico, anche se l'elenco pubblicato nel sito non sempre specifica questo aspetto fondamentale.

Un esempio per tutti, la ditta Biolà di Roma (www.biola.it), che per prima ha utilizzato un distributore mobile di latte crudo bio, presente in molti mercati rionali e in tanti appuntamenti della Capitale.

Biolife 2007: a Bolzano la Fiera del biologico (2-4 novembre 2007)

Si svolge a Bolzano dal 2 al 4 novembre Biolife, la fiera interamente dedicata ai prodotti biologici, giunta alla sua quarta edizione.

A Biolife i visitatori avranno la possibilità di entrare in contatto diretto con produttori e agricoltori, per conoscere da vicino e apprezzare i metodi di coltivazione e la cura posta nella lavorazione dei prodotti. Lo stile di vita biologico sarà messo in primo piano e comunicato ad un pubblico sensibile e aperto verso queste tematiche.

Non a caso, secondo il recentissimo rapporto “Ecosistema urbano 2007”, realizzato da Legambiente e Il Sole 24 Ore, Bolzano è la città più ecosostenibile in Italia. Nel 2006 Biolife ha visto la partecipazione di 168 espositori e oltre cinquemila visitatori.

Da segnalare che da questa edizione la fiera apre le porte alla biocosmesi certificata, creando un'area dedicata in cui le aziende del settore potranno presentarsi non solo al pubblico, ma anche ad operatori di hotel, centri benessere, beauty farm, centri d´estetica ecc.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.biolife.bz

Sardegna: un piano di tre anni per l'agricoltura biologica

La giunta regionale della Sardegna ha approvato un programma triennale per lo sviluppo dell'agricoltura biologica che utilizza i 767mila euro del Fondo statale per lo sviluppo dell'agricoltura biologica che spettano alla regione.

Il piano prevede interventi di servizio alle aziende e di informazione dei consumatori che, in sinergia con il Piano di sviluppo rurale 2007-2013, dovrebbero costruire un'identità peculiare del comparto sino alla costituzione della Filiera delle produzioni biologiche.

Il programma di spesa prevede: 1) studi di settore per 20mila euro; 2) assistenza tecnica e divulgazione per 297mila euro; 3) informazione, attività di sensibilizzazione e divulgazione della qualità del prodotto biologico per 450mila euro. Il programma sarà attuato assegnando le risorse finanziarie all'Agenzia Laore che realizzerà gli interventi con il coinvolgimento delle organizzazioni e delle associazioni dei produttori.

Uno specifico gruppo di lavoro si occuperà del monitoraggio dell'attuazione del Programma e dell'individuazione di nuove azioni e sinergie per lo sviluppo del settore.

[fonte Assessorato agricoltura regione Sardegna]

venerdì 19 ottobre 2007

lunedì 15 ottobre 2007

Il cibo, la vera star della televisione italiana

Non sono i reality show (in netta crisi) né i campioni dello sport. Sono gli alimenti le vere star della televisione italiana. Un terzo della pubblicità televisiva in Italia, infatti, riguarda i prodotti alimentari. È questo il risultato di un monitoraggio fatto dall’Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa) del Cnr di Avellino.

L'indagine fa parte del progetto di educazione alimentare nelle scuole “TV: madre o matrigna”. Uno degli obiettivi è quello di studiare se veramente la pubblicità televisiva degli alimenti aumenti il rischio di obesità e soprappeso, come sostengono anche gli esperti dell’Iom (Institute of medicine) degli Stati Uniti, dopo la revisione di 123 studi scientifici sull’argomento.

Tra settembre 2006 e luglio 2007 sono state monitorate 250 ore di programmazione su 8 canali televisivi a diffusione nazionale; un monitoraggio analogo è stato fatto anche negli Stati Uniti.

“Su 6.085 spot il 30% era dedicato alla promozione di alimenti o bevande. Ai primi posti snack dolci (18%), alimenti di tipo “funzionale” con proprietà benefiche per la salute (12%) e bevande alcoliche (12%)” spiega Gianvincenzo Barba del Cnr.

Del biologico, ovviamente, non si hanno notizie. Un'altra conferma, se ce ne fosse bisogno, della concorrenza spietata con cui devono scontrarsi gli alimenti sani e di qualità, come quelli biologici.

Dal confronto con la realtà degli Stati Uniti, emerge che oltre oceano ci sono molti più spot di fast food e catene di ristorazione, mentre nettamente minori sono gli spot sulle bevande alcoliche.

[fonte Almanacco della Scienza Cnr]
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