sabato 28 febbraio 2009

Obama e l'agricoltura biologica

Tom Vilsack, ex governatore dello stato dell'Iowa, è stato nominato segretario di stato all'agricoltura (in pratica, il ministro) dal nuovo presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.

La nomina di Vilsack ha suscitato reazioni contrastanti. I progressisti guardano con sospetto Vilsack perché favorevole alle biotecnologie, che hanno fatto dell'Iowa un leader della ricerca nel settore, e anche all'etanolo prodotto dal mais. Tra gli altri, anche l'associazione dei consumatori biologici Organic Consumers Association si era dichiarata contraria alla nomina di Vilsack.

Il nuovo segretario all'agricoltura ha cercato subito di convincere i suoi nemici. Ha detto di voler promuovere le produzioni ortofrutticole locali e di cercare nuove strade per incrementare i redditi agricoli, in settori come l'agricoltura biologica e l'energia eolica. Anzi, Vilsack ha dichiarato di “sostenere” e “celebrare” l'agricoltura biologica.

Altri segnali sono stati la volontà di rafforzare la ricerca sullo spopolamento degli alveari e per lo sviluppo di materie prime di seconda e di terza generazione per la produzione di biocarburanti. In pratica, i biocarburanti non dovrebbero essere più prodotti a partire da alimenti come il mais, evitando così tensioni sui prezzi e problemi alimentari per i più poveri del mondo. Vilsack ha anche detto di voler migliorare la salute degli statunitensi, introducendo nelle mense scolastiche più frutta e verdura.

Sarà interessante vedere come riuscirà a conciliare le diverse esigenze, tenendo anche conto che una coalizione di gruppi di base che hanno sostenuto Obama chiedono di fare della fame nel mondo e della crisi alimentare una priorità assoluta.
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